Think different. Il CdA di Apple si oppone alla proposta di abolire i programmi “Diversità Equità Inclusione”
Il CdA di Apple si è espresso contro una proposta del National Center for Public Policy Research (un think tank conservatore) volta a porre fine ai programmi di diversità, equità e inclusione (DEI) dell’azienda.
https://techcrunch.com/2025/01/11/apple-board-opposes-proposal-to-abolish-dei-programs/
@talksina @informapirata @eticadigitale
Non sono cortesemente d’accordo con @fp75sx. C’è abbondante letteratura sul fatto che coltivare la diversità porti benefici economici. Link a caso, credo sopra le parti: https://www.mckinsey.com/featured-insights/mckinsey-explainers/what-is-diversity-equity-and-inclusion
E non stiamo parlando di cooperative sociali.
Molti ostacoli per una piena uguaglianza oltre le diversità di ciascuno sono pregiudizi o imposti ideologicamente, non sono economici.
@game @talksina @informapirata @eticadigitale @fp75sx McKinsey è sopra le parti? Ma in che mondo? Le aziende di consulenza sono le uniche a guadagnare dal continuamente promuovere le tendenze del momento, senza alcuna responsabilità nel reale andamento delle aziende e quindi delle vite dei lavoratori.
Dispiace dirlo, ma la DEI è stata per le aziende solo l’ennesima moda. Molti ci sono cascati grazie alle bandiere arcobaleno sui loghi aziendali in LinkedIn.
@esplovago @game @informapirata @eticadigitale @fp75sx Rilancio, queste aziende fanno quello che è “dei dei piè” come lo chiamo io in dialetto, giocando con l’acronimo “dei” ma la frase vuol dire “dita dei piedi”. Vuol dire mostrare impegno teorico ma poi in pratica non fare niente. Citando gli arcobaleni, come avere il logo aziendale rainbow ma poi al dipendente omosessuale guarda caso in pausa pranzo o caffè lui sta sempre da solo. O barriere architettoniche. Washing.
@esplovago suvvia, evitiamo le crociate ideologiche! lo studio di mckinsey è condiviso da altri millemila studi che spiegano i motivi culturali, economici e selettivi per cui la diversità è vantaggiosa.
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@informapirata @esplovago @game @talksina @eticadigitale @fp75sx non voglio minimizzare le buone intenzioni sottostanti, ma molto spesso l’attuazione è stata scadente, e molte società hanno semplicemente compilato la checklist proposta da alcune società di consulenza (spesso creando della discriminazione per ottemperare alle richieste) per poi non ottenere risultati reali. Purtroppo, e su questo dobbiamo farcene una ragione, alle aziende interessa fare profitti, non interessa cambiare il mondo.
@andreabont @informapirata @esplovago @game @eticadigitale @fp75sx quello di cui parla Andrea ha un nome e si chiama Washing. Discriminazioni? Sì, tipo assumi la persona con disabilità motoria e hai gli uffici con le scale. Assumi il cieco e hai touch screen anche nello sciacquone del cesso (non così esagerato ma l’ho visto anch’io) io quelli li chiamo Dei dei piè -diversity equity inclusion dei piedi- ma in dialetto è “dita dei piedi”
@andreabont sì ma non c’entra con la questione dei vantaggi derivanti dalla diversità e non ne mette in discussione la validità del principio
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@informapirata @andreabont @esplovago @game @eticadigitale @fp75sx Borracce lgbt “love is love”: un mio conoscente, gay, felicemente single, sessualmente attivo con più partner e occasionale utente chemsex: “cosa credono questi slogan? Che se non hai alcun interesse verso l’amore tu sia meno gay e abbia meno diritti degli altri?” Lui e quelli come lui sono spesso e volentieri giudicati e marginalizzati. Perché?
@informapirata @andreabont @esplovago @game @eticadigitale @fp75sx Un principio è valido quando rispetti la realtà (no, assumere [diversità a caso] senza mansioni da dargli per esempio, non è un fatto concreto). Fermo restando che io sia in favore delle normative sulla diversity di per sé, ma il mondo è complesso e non bastano loghi/checklist. Potrei anche portarti un altro caso di DEI nel cool (“dei”, nel mio dialetto, è dita): borracce lgbt “love is love”.
@game non è così facile. Gli studi attuali sulla diversity (così come quelli sull’utilità di investire in R&D):
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@informapirata @game @talksina @eticadigitale @fp75sx la propensione a massimizzare tutto e subito e l’opportunismo sono sempre esistiti, ma funziona solo se limitato a pochi contesti e casi
Purtroppo ora viviamo in un contesto in cui è socialmente giustificato, e anzi non partecipare al delirio collettivo è da persone anti sistema e ingiustificabile
Il risultato è la corsa verso un precipizio sempre più rovinoso, in cui tutti si faranno male
@informapirata @game @eticadigitale @fp75sx Ciechi e ipovedenti sono sottorappresentati, veniamo rappresentati in un modo stereotipato e odioso. E le associazioni regalano questi cliché; per il mondo la disabilità è solo quella che fa rumore, o piangere. Ma anche sulle tematiche lgbt i cliché non mancano, sbaglio?
@game @informapirata @eticadigitale @fp75sx è come la riduzione del danno vs. proibizionismo, per le droghe. Le politiche proibizioniste falliscono? Sì. Ma continuano a metterle in pratica perché costano meno e ci vuole meno fatica. Sia in ambito “diversity” sia “harm reduction” per ottenere risultati ci vuole troppo e il mondo vuole tutto e subito