Femminista intersezionale in fieri, aroace, atea agnostica, lettrice curiosa, book blogger, amante dell’inverno e del tè caldo.

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Cake day: August 27th, 2022

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  • Sono d’accordo solo in parte: è vero che molta monnezza letteraria acquista fama grazie alla visibilità datale dalle recensioni negative, quindi ci sta chiedersi prima di esprimere un’opinione negativa se è il caso di farlo. Nel caso di quel libro retrogrado e omofobo penso di sì perché non è stato scritto da un Signor Nessuno (e ce ne sono purtroppo diversə, basta fare un giro nell’autopubblicazione o in piccole e tristi CE per rendersene conto), ma da un tizio che non solo ricopre una carica pubblica, ma che è autorizzato all’uso delle armi per la difesa della popolazione. A me sembra importante iniziare a mettere in chiaro (anche se fatto senza troppa convinzione) che certe posizioni non sono compatibili con l’esercizio di una qualunque carica pubblica, visto che nell’ambiente militare certe idee sono belle vive e radicate.


  • Se intendi per bambinə, mi vengono in mente i libri di Francesca Pardi: ti consiglio di fare un giro sul catalogo della CE Lo Stampatello, che è focalizzata proprio sulle tematiche LGBTQIA+ per l’infanzia.

    Se intendi per adultə, ci sono diversi libri, ma è un tema che non ho mai approfondito tramite la saggistica: Le famiglie omogenitoriali. Teorie, clinica e ricerche di Nicola Carone e Omogenitorialità a cura di Alexander Schuster mi sembrano dei buoni titoli, ma non li ho letti, quindi prendi il consiglio con le pinze!







  • In ebook ho quasi finito “Appartamento 401” di Shūichi Yoshida, un romanzo molto particolare che è molto diverso da come me lo aspettavo - ma in senso positivo: riesce a mettere sul tavolo una riflessione molto interessante sulla crudeltà della società. Dopo penso che inizierò “Lo sguardo anarchico”, una lunga chiacchierata di David Goodway con Colin Ward. In cartaceo, invece, sto leggendo “Passione sakura” di Naoko Abe, che racconta la storia di come Collingwood Ingram abbia contribuito a reintrodurre in Giappone delle varietà di ciliegio ornamentale andate perdute. È storia che non conoscevo e mi sta appassionando molto.










  • Ho letto un solo suo romanzo, L’albergo della magnolia, che mi è piaciuto molto. Mi ero ripromessa di leggere altro, ma poi tra un libro e l’altro non mi è mai capitato. Ho l’impressione che non sia un’autrice molto letta, soprattutto per quanto riguarda i suoi romanzi per adultə, ed è un vero peccato, visti la sua bravura e lo sguardo lucido sull’attualità che dimostra in questa intervista, nonostante i suoi novant’anni.












  • Sì, infatti. Nonostante il DRM Adobe faccia schifo e dia pure una marea di problemi tecnici, si ostinano a usarlo. Non so nemmeno con che coraggio tirano in ballo il proteggersi dalla pirateria: qualunque persona è in grado di rimuoverlo, visto che non servono particolari competenze, e le CE che non lo usano sono ancora lì a vendere i loro ebook.






  • Be’, se hai un e-reader che legge epub (quindi credo tutti tranne Kindle), puoi comprare dove vuoi e prendere in prestito i libri da MLOL. Non è che se hai un Kobo sei costretto a comprare ebook dal loro store; al limite, puoi anche orientarti su un dispositivo che non è legato a nessuno store in particolare (tipo PocketBook), se mai ti verrà voglia di provare.





  • Domanda interessante! Allora direi in media tra le 50 e le 100 pagine. Molto dipende dal tipo di libro: quanti sono i punti di vista, a quante pagine dall’inizio si capisce come funziona il mondo magico/fantascientifico, etc… Ovviamente ci sono anche dei romanzi scritti per essere criptici e “difficili” da capire in generale, dove è complicato dire in che punto si è davvero entratз nella storia, sempre che ci si sia riuscitз (penso a “L’arcobaleno della gravità”, “Ulisse” o “Infinite jest”); oppure romanzi volutamente incompresibili per molte pagine per una precisa scelta narrativa (come “Amatissima” dove per metà romanzo non si riesce a capire cosa ci racconta Morrison, un espediente che serve a raffigurare una precisa condizione dei suoi personaggi, che diventa chiara molto avanti nella storia).