> Il 25 marzo scorso è arrivata la prima decisione del tribunale: almeno per ora, ha dato ragione agli editori. Per il giudice infatti qualsiasi “presunto beneficio” derivante dalla biblioteca di Internet Archive “non può superare il danno di mercato per gli editori”. E sempre per il giudice sarebbe “irrilevante” il fatto che Internet Archive acquisti i libri prima di farne copie per il suo pubblico online. Secondo i dati ottenuti durante il processo, Internet Archive gestisce attualmente circa 70.000 prestiti di e-book al giorno, scrive The Verge.
Qui è il link al post completo di Laura Carrer per #GuerreDiRete
@informapirata “…Le librerie e le biblioteche sono più di un catalogo di prodotti per una società…” è un peccato che servizi come Internet Archive operino sotto leggi americane, questo sarebbe un compito per IPFS o simili