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  • @ailiphilia l’articolo segnalato da @Shamar parla di IA e spiega molto nel dettaglio quali sono i problemi dell’attuale impatto dell’IA nel mondo della scuola.

    Quanto all’articolo che hai citato sui cellulari in classe, sono d’accordo che riguardi una questione simile, ma credo anche che tenda ad affrontarla in modo scorretto.
    Al di là delle generalizzazioni (sbagliate ma spesso schierate dai “miglioristi” come un esercito di uomini di paglia) di chi vorrebbe dare tutta la colpa agli smartphone, è indiscutibile che questi costituiscano un problema che comporta distrazione e in particolare una diminuzione della soglia dell’attenzione. Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente.
    Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).

    Considerando quanto gli smartphone siano magnetici per l’attenzione dei ragazzi, sarebbe come se un insegnante di quarant’anni fa avesse consigliato ai propri studenti “ho lasciato i materiali delle lezioni in sala TV mentre trasmettono la partita della vostra squadra del cuore”…

    Questo è il livello… Allora mi chiedo se vogliamo ancora parlare di potenzialità della didattica integrata o se non sarebbe il caso di affrontare la squallida realtà?

    @informapirata



















  • @valhalla

    > le istanze ricevono solo i messaggi degli account che vengono seguiti da qualcuno su quell’istanza: l’arrivo di nuovi utenti su una megaistanza è un problema solo se gli utenti della miniistanza si mettono a seguirne millemila, no?

    sì, ma anche no…
    Premesso:

    1. che milioni di utenti in più aumentano la possibilità che gli utenti della tua istanza ne seguano qualcuno tra essi
    2. che questo aumenta la possibilità che nei messaggi di quegli utenti vengano menzionati altri utenti “interessanti” da seguire (e le star di Instagram lo sono…) o molto prolifici
    3. che molti account, già di loro, seguono la qualunque per farsi seguire (in tanti non hanno capito che gli account threads ancora non ti vedono…)
    4. che un solo account che segue 10.000 utenti è sufficiente per farti sputtanare un server di istanza dimensionato in maniera abbastanza razionale

    Direi che al momento la scelta migliore per un’istanza è quella di defederare (o se non hai troppa paura di fotterti il server, al massimo silenziare, come sta facendo @devol ) tutta l’istanza #Threads

    Ora, in un momento in cui noi di Poliverso abbiamo già risorse al limite e stiamo aspettando di aggiornare alla prossima release per poi passare a un server dedicato, con un aumento dei costi di quasi il 100%, puoi immaginare quanto ci interessi sovraccaricare i server per dare spazio a nugoli di utenti narcisisti che, questo è il colmo, neanche possono leggerci!

    ah, aggiungo un’ultima chicca: visto che sei anche tu un utente #Friendica, potresti credere di poter seguire ugualmente gli utenti threads attraverso il loro feed RSS standard di mastodon. Vero? E invece COL CA**O! 🤣🤣🤣. Infatti Zuckino ha fatto disattivare il feed RSS sui profili Threads…

    A questo punto, l’unica cosa che mi viene in mente quando penso agli utenti Threads nel fediverso è soltanto “dovete tutti morire male!”

    @notizie @informapirata @senzapretese @leo_mantooo












  • @SinistraLibertaria @CrimethInc

    > essere ricattato dalla associazione ebrea

    Ovviamente le rivendicazioni che si possono basare su una negoziazione vengono sempre definite ricatti

    > Twitter non cancellerebbe account segnalati dalla potente e ricca associazione ebrea

    E chissà perché sono stati segnalati… Basta farsi un giro su Xhitter per vedere quanto suprematismo di matrice antisemita viene ora tollerato.
    Una precisazione importante: la ADL non è potente solo in quanto ricca, ma lo è in quanto rappresenta, con i suoi membri sopravvissuti alla shoah (sempre meno, per ovvie ragioni anagrafiche), una sorta di katechon al suprematismo di stampo antisemita.
    La nostra generazione, abituata a queste associazioni, si è spesso concentrata sui dettagli che sono la parte più fastidiosa di queste associazioni: la loro abbondante retorica, il vittimismo usato come strumento di lotta e spesso anche l’odioso ultrasionismo cieco e fin troppo tollerato di alcuni loro esponenti.
    Eppure spesso non comprendiamo quanto sia pericoloso se il loro “potere” viene meno con la morte dei loro protagonisti più anziani, quelli che hanno vissuto la shoah; e quanto questo sia l’indebolimento della poca luce rimasta a contrastare le tenebre del razzismo suprematista…

    Questa sarà probabilmente l’ultima battaglia della ADL combattuta sul campo dai superstiti della shoah e solo se il loro antagonista verrà stracciato, allora avremmo ancora tempo per consolidare le difese contro l’antisemitismo e il razzismo





  • @Kir
    veramente @C_Gajewski parlava di questo

    > (twitter) era diventato la fogna dell’umanità. Non si poteva più discutere di niente senza essere insultati, bloccati o segnalati

    e ipotizzava:

    > Sarà che l’età media è più alta? O forse rimane una cerchia culturalmente più elitaria e con un livello di scolarizzazione perlomeno decente?

    al ché si è aperta la discussione sul nesso tra scolarizzazione (intesa in senso lato) e “qualità dell’aria”. Ora tu sei libero di pensare che il motivo esclusivo della differenza ambientale tra Twitter e Fediverso

    > sia banalmente una questione di
    A) numeri
    B) altoritmo

    Ma la realtà è che in un ambiente come il fediverso, molto più consapevole della media su tematiche come:

    > il software libero, la netiquette, la decentralizzazione, il self hosting, l’impatto algoritmico, il puralismo, l’hacking virtuoso e il crowdfunding

    che trovano una rilevante parte del loro fondamento su ragioni squisitamente etiche, l’etica della comunicazione è avvertita in maniera molto più intensa.

    Ecco perché bisognerebbe prendere respiro e valutare tutto lo scenario prima di dire che questo aspetto

    > non ha nulla a che vedere di per sé con i temi che hai citato