Libraio

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Cake day: May 26th, 2022

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  • Giorno 1. Una nota sullo stile: frasi brevi, taglienti, paratattiche, senza tanti fronzoli e complicazioni. Eppure non si nega importanti metafore e figure retoriche, che semina lungo la narrazione (es.: “A Kushiro non c’era neve fresca. Quella vecchia era ammassata ai lati delle strade, gelata e sudicia, come parole destituite di senso.”). Noto quindi (e mi piace) l’unione tra la scarna sinteticità con le descrizioni “limate” al punto giusto. I personaggi sono accennati il minimo indispensabile per dare un’idea, una fotografia legata a pochi tratti. N.B.: il terremoto a cui fa riferimento in questo primo racconto (intitolato “Atterra un Ufo su Kushiro”) credo sia il sisma avvenuto a Kobe il 17 gennaio 1995, che fece circa 4000 morti.



  • il film è - deliberatamente - diverso, perfino nel finale. Fossi in te cercherei il libro in biblioteca (così non rischi di spendere un deca per un consiglio “sbagliato”): in mezz’ora si legge. Il peggio che ti potrà succedere sarà che avrai buttato mezz’ora della tua vita (più il tragitto per la biblioteca e ritorno). Come dicevo, io ci ho letto molto sui meccanismi di omologazione, bullismo, “spirito di gruppo”, esclusione. La mia, però, è una lettura personale, come sempre quando si tratta di lettura.