Oltre all’ostilità dei finanziatori, Zuckerberg deve fronteggiare anche quella degli utenti e del personale di Facebook Meta. Il suo braccio destro Andrew Bosworth ammette che il 2022 è stato un anno infernale per la società
«Abbiamo messo in campo un volume enorme, ridicolo di risorse e persone. Dedite a un continuo autosabotaggio: abbiamo solo sprecato energie»
L’ultimo ad andarsene da Meta, denunciando e sbattendo la porta, è stato John Carmack, il capo della tecnologia di Oculus la società produttrice dei visori per realtà virtuale comprata da Mark Zuckerberg e centrale nel suo progetto: essere il condottiero che trasferisce la carovana digitale di internet dal mondo sempre più problematico delle reti sociali alla «terra promessa» del Metaverso, una realtà virtuale alternativa a quella reale nella quale, trasformati in avatar, lavoreremo, studieremo, giocheremo, socializzeremo, compreremo.
Dopo questo flop (https://www.euronews.com/next/2022/12/02/the-eu-threw-a-gala-launch-party-for-its-387000-metaverse-and-just-6-people-showed-up), tra l’altro finito ad essere una domanda nel tv show italiano “L’Eredità”, mi viene da pensare che sia le vie di venture capitalism sia quelle istituzionalizzate non attecchiscano (per fortuna!) e che sia meglio portare avanti la cosa davvero come un progetto per chi è appassionato: il meglio per farlo sarà sempre la via FLOSS e i progetti attorno all’Open-Metaverse sembrano bene avviati come ThirdRoom (https://thirdroom.io/preview) 🖖