IL LETTORE NON HA SEMPRE RAGIONE!

@giornalismo

Interessante questo commento di Valigia Blu a una lettrice che accusa il blog di aver adottato una linea editoriale troppo filo-NATO e annuncia di non sostenerla mai più con le proprie donazioni.

Ogni qual volta prendiamo pubblicamente posizione su temi delicati e che dividono l’opinione pubblica, siamo consapevoli del rischio di scontentare le persone, persino di farle infuriare, perdendo magari per strada chi ci ha sostenuto per anni. Tuttavia, uno dei pilastri di Valigia Blu è nel vedere la trasparenza come massima forma di obiettività nell’ecosistema informativo. Su temi a carattere scientifico, o che toccano i diritti umani, il rischio di fare “false balance” (finto equilibrismo, o volendo anche “cerchiobottismo”) dietro un’obiettività di facciata è un problema endemico del giornalismo, non soltanto italiano.

Il post di @valigiablu continua QUI

  • Naciketas@feddit.it
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    ·
    2 years ago

    Ah, certo, si può provare pietà anche per i soldati di un esercito che ha invaso un Paese massacrando la popolazione civile, bambini compresi. È una cosa supererogatoria, ma non impossibile. E tuttavia, una volta che hai provato pietà per l’assassino, l’assassino resta assassino e la vittima resta vittima. Sul piano della presa di posizione politica la cosa non sposta una virgola.

    • luigimichielon@mastodon.uno
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      ·
      2 years ago

      @Naciketas provo pietà per chi muore, di qualsiasi posto sia. La morte è irreversibile per chiunque. Io non sono mai stato favorevole alla pena di morte. Provo pietà per chiunque non rivedrà più la sua famiglia, chiunque esso sia, sia russo sia ucraino. Non è corretto travisare il significato. Politicamente mi schiero a favore del tavolo di pace a qualunque costo. Sono contrario alle armi e al riarmo. Provo sdegno per chi pensa che tutto si risolva con le armi.

      • Naciketas@feddit.it
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        2 years ago

        Fai bene a provare pietà per chiunque, ma se questo ti porta a non distinguere la vittima dal carnefice, la tua pietà di fatto è un sostegno al carnefice. Quanto alle armi, ho scritto il mio primo libro sulla nonviolenza nel 1999. E ho continuato a scriverne per vent’anni. Sarei stato felicissimo se vi fosse stata una alternativa nonviolenta in Ucraina. Non c’è. L’unico modo per fermare il fascismo di Putin è la resistenza armata.