The Markup ha scoperto che molti siti legati alla linea di emergenza nazionale per la salute mentale trasmettevano informazioni sui visitatori attraverso il servizio Meta Pixel.

I siti web delle risorse per le crisi di salute mentale in tutto il Paese - che promettono l’anonimato ai visitatori, molti dei quali si trovano in un momento disperato della loro vita - hanno inviato silenziosamente i dati sensibili dei visitatori a Facebook, come ha scoperto The Markup.

Secondo i test condotti da The Markup, decine di siti web legati alla linea telefonica nazionale 988 per le crisi di salute mentale, lanciata la scorsa estate, trasmettono i dati attraverso uno strumento chiamato Meta Pixel. Questi dati spesso includono segnali a Facebook quando i visitatori tentano di chiamare per emergenze di salute mentale toccando i pulsanti di chiamata dedicati sui siti web.

In alcuni casi, la compilazione dei moduli di contatto sui siti ha trasmesso a Facebook nomi e indirizzi e-mail con hashtag ma facilmente decodificabili.

  • KSGamingLife@feddit.it
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    7
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    2 years ago

    Wow. Che schifo. Verrebbe da chiedersi se in assenza dei soldi che ovviamente Meta pagava, questi servizi sarebbero stati economicamente sostenibili.

    • iam0day@feddit.itOP
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      2
      ·
      2 years ago

      Per niente, non credo che nemmeno le donazioni volontarie siano redditizie per questo tipo di “servizi pubblici”. Ovviamente non ho controllato, ma visti i vari problemi che hanno penso che la realtà sia che guadagnano di più dai servizi che raccolgono dati che dalle donazioni o dai fondi statali che li hanno dedicato (mi ricordo anche di qualche taglio).

  • mrc@feddit.it
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    4
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    2 years ago

    Assurdo. Posso tollerare il diffondere dati meno “importanti”, e non tollero nemmeno quelli, ma dati di questo tipo…

    • iam0day@feddit.itOP
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      1
      ·
      2 years ago

      Il che metteva a rischio le persone stesse, perché sappiamo che tipo di modello di interesse ha Meta… Immagino queste persone che, dopo aver visitato, consultato o utilizzato un servizio del genere, una volta trasmessi i dati a Facebook, si sono ritrovate con pubblicità mirate che non sono state affatto d’aiuto in queste circostanze - o peggio, contenuti che incitavano le persone all’autolesionismo o a farsi del male (è purtroppo portare al suicidio).