Per chi non avesse mai avuto a che fare con la procedura per disdire l’abbonamento di Amazon, vi garantisco che è un inferno. Una serie di dark pattern, tra cui tasti enormi accompagnati da link minuscoli per darti l’impressione di aver disdetto, senza mai permetterti di disdire realmente e pagine volte a farti abbandonare l’idea a causa della difficoltà della procedura (ricordo almeno 3-4 pagine, più o meno qualche minuto per disdirlo). Dopo le lamentele dell’Unione Europea, Amazon ha deciso finalmente di facilitare l’operazione (speriamo).
Vero, in verità ho disdetto più volte abbonamenti ad amici poco pratici con la tecnologia che non riuscivano da soli (il target di questi dark pattern in pratica). Uno di questi amici è stato vittima delle pressioni del sito a farlo iscrivere, mostrando tutti i vantaggi, quindi suppongo facciano lo stesso dopo che hai disdetto. Qualche volta mi è capitato di acquistare per amici sui loro account (sempre per lo stesso motivo) e ho notato ogni tanto che appaiono bottoncini per iscriversi a Prime, li ho sempre scansati, ma per qualche utente potrebbe risultare difficile.
Ho notato lo stesso per Google Play, spesso mi chiamano perché appare il modal per inserire i dati di pagamento anche quando si scaricano app gratuite, che in realtà serve soltanto a raccoglierli per il futuro. Alcuni utenti però non riescono a uscirne perché non capiscono bene cosa gli viene chiesto.
Mi chiedo ma spesse volte una cosa del genere non fa a queste aziende più danno che altro? Se l’interfaccia è di difficile comprensione vuol dire che qualcosa non va in quell’interfaccia…
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