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cake
Cake day: June 14th, 2023

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  • Per me il migliore album dei Sebadoh, a mani basse…o almeno quello cui sono più affezionato. Sgangherati e lo-fi il giusto quando devono pestare ( sacred attention), intimisti e vulnerabili quando serve (happily divided,two years two days) senza essere zuccherosi. Ci sono altri singoli sparsi riusciti nella loro discografia, ma questo per me resta quello che metto su più volentieri









  • Fantastico album ! Tra l’altro in Hunter and the Hunted ci suona Herbie Hancock. se non avete mai sentito questa fase dei Simple Minds, scordatevi i cori poppetari da stadio . Qui (e nei dischi prima, soprattutto Empires and Dance) erano al loro apice, con il basso di Derek Forbes a fare da motore (il giro di Glittering prize è da urli); a riprova, da questo disco direi la title-track e King is white and in the crowd per credere.



















  • Avercene ora qualcuno così - capace di raccontarci la pingue e immane frana in cui siamo. Senza saldi di speranze e, ancora per un pò almeno, niente voti alla Madonna. Il miglior tipo di provocatori: quelli capaci di metterci davanti uno specchio, sia che lo vogliamo o no, e se è vero che la loro cifra era essenzialmente estetica - e quindi, una volta per tutte, facciamo la pace col Ferretti di oggi, anche se ci costa - però quante volte abbiamo cantato non studio non lavoro non guardo la TV/non vado al cinema non faccio sport ?

    Andrò certamente a vederla, la mostra.

    E comunque a Stalingrado non passano.