IL LETTORE NON HA SEMPRE RAGIONE!
Interessante questo commento di Valigia Blu a una lettrice che accusa il blog di aver adottato una linea editoriale troppo filo-NATO e annuncia di non sostenerla mai più con le proprie donazioni.
Ogni qual volta prendiamo pubblicamente posizione su temi delicati e che dividono l’opinione pubblica, siamo consapevoli del rischio di scontentare le persone, persino di farle infuriare, perdendo magari per strada chi ci ha sostenuto per anni. Tuttavia, uno dei pilastri di Valigia Blu è nel vedere la trasparenza come massima forma di obiettività nell’ecosistema informativo. Su temi a carattere scientifico, o che toccano i diritti umani, il rischio di fare “false balance” (finto equilibrismo, o volendo anche “cerchiobottismo”) dietro un’obiettività di facciata è un problema endemico del giornalismo, non soltanto italiano.
@luigimi @valigiablu
> i russofoni sono anni ed anni che, quando sale al governo un partito russofobo, vengono “discriminati” dagli ucraini e ci sono stati momenti in cui le comunità russofone sono state sottoposte a qualche discriminazione, soprattutto di natura linguistica, ma proprio la gestione Zelensky è stata particolarmente illuminata da questo punto di vista. Il fatto che si critichi il governo Zelensky su quest’aspetto è ingiusto.
> sapevo,anche qui sbaglierò,che l’Ucraina ha un governo con partiti per cui il concetto di democrazia viene invocato solo ora.
L’Ucraina è un paese corrottissimo e ancora poco avvezzo alla democrazia. Sul primo aspetto, Zelensky stava lavorando molto bene prima dell’invasione russa; sul secondo aspetto c’è ancora molto da fare e la guerra non aiuterà
> Non amo lo schieramento di quasi tutti i media italiani,li trovo troppo sbilanciati
Sono d’accordo. Zelenski dalla stampa italiana viene rappresentato per lo più come un eroico guerriero; questa è propaganda atlantista, tanto ridicola quanto lo è quella filorussa che, al contrario, tende a rappresentarlo come una marionetta della NATO, un comico fallito o un nazista genocida: in realtà Zelenski sta interpretando più ruoli: presso il popolo ucraino si mostra come un difensore dell’Ucraina; presso i politici del proprio paese, si sta battendo per evitare di colpire i Russi nel proprio territorio (cosa che vorrebbero fare altri suoi colleghi); presso l’Europa, si mostra come la vittima che non viene aiutata abbastanza; presso il Congresso degli USA, si presenta come un questuante.
Tuttavia, per quanto Zelenski possa essere criticato e criticabile, supportato o avversato, la sua capacità come “leader in tempi di di guerra” è comunque indiscutibile