“Siamo qui per giocare a calcio e, se non possiamo farlo a causa di fare una dichiarazione atta a dire cose normali come ‘no’ al razzismo e alla discriminazione, allora cosa? Cosa possiamo fare?”
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@ailiphilia Questi mondiali sono l’apoteosi dell’ipocrisia del grande evento sportivo: è normale che i suoi “eroi”, che sono stati convinti di essere tali dagli sponsor e dai loro PR, si rendono conto di non essere altro che figurine di un album
Sì, sono caricature di se stessi, agenti di una macchina commerciale che sta per perdere ogni dignità umana.