Ecco le 200 password utilizzate più comunemente nel 2022. Abbiamo imparato che, nonostante la crescente consapevolezza nei confronti della sicurezza informatica, le vecchie abitudini sono dure a morire. Le ricerche dimostrano che le persone continuano a usare password deboli per proteggere i propri account. Quest’anno abbiamo esaminato in che modo le password sono influenzate dalla cultura che ci circonda: scopri subito l’elenco.

Questa lista di password è stata redatta in collaborazione con ricercatori indipendenti, specializzati in indagini su episodi di sicurezza informatica, che hanno esaminato un database di ben 3 TB.

L’elenco lo trovate all’indirizzo: https://nordpass.com/it/most-common-passwords-list/

Alcune considerazioni personali: il menefreghismo più totale su questo lato della sicurezza è impressionante. Se da una parte capisco assolutamente la completa non-voglia di imparare qualcosa di nuovo come l’utilizzo di un password manager, dall’altra parte non riesco proprio a comprendere cosa porti una persona a mettere il proprio nome come password o il nome della propria squadra del cuore.

Sono d’accordo che sia complesso riuscire a inventare una password ma provo a immaginare di voler creare una password da usare “ovunque” e non fossi a conoscenza dei password manager. Perché non prendere una parola utilizzata spesso nel proprio lavoro? Oppure, perché non usare il nome della via dove si abita? Mille volte meglio avere come password @CorsoGiancarlini32 piuttosto che password.

Voglio dire, i dizionari sono grandi e non è che conosciamo 20 parlare per parlare. Se anche si vuole utilizzare una singola parola/frase come password perché non usare TacchinoAlForno al posto di juventus?

Come la si risolve questa cosa? A parte obbligando le persone a mettere un minimo di complessità ma questa non è la soluzione perché per esperienza si arriva semplicemente a JuventusCiaoCiao.

  • @Efesto85@feddit.it
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    31 year ago

    Articolo condivisibile: ho avuto una conversazione con mio padre proprio oggi a pranzo dopo un servizio al telegiornale. Ogni volta che faccio una discussione su privacy e sicurezza la risposta di base che ricevo è sempre la stessa: ma tanto cosa vuoi che ci facciano con i miei dati dopo che li hanno presi (o che io glieli ho dati).

    Immagino che l’abbiamo ricevuta tutti una risposta del genere a cui (almeno per me) è difficile controbattere in maniera convincente.

    • sjmon
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      21 year ago

      @Efesto85 @skariko sarebbe più corretto parlare di protezione dei dati personali. Che poi è un diritto fondamentale dell’individuo.
      Va da sé che non ci servono i “pizzini” per comunicare ma non è che sia impossibile restare vittima di un furto di identità.
      Vai a dimostrare che non sei tu.

    • (´。• ᵕ •。`)
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      21 year ago

      Un modo potrebbe banalmente dire che non si tratta di dati immutabili tipo nome e cognome ma dati su comportamenti e abitudini, che quindi non sono persi una volta dati ma più si va avanti e più si continua a darne ed essere tracciati

    • skarikoOPM
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      1
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      1 year ago

      Ti capisco. Di recente una mia collega si lamentava di dover mettere una password rigida per lo SPID perché: “eh certo proprio a me vengono a rubare l’account!”.