“Lo sapevate che i vostri figli stanno usando ChatGPT anche come confidente?”
@libri
https://www.illibraio.it/news/scuola/figli-chatgpt-1468584/
"Forse, in fondo, i ragazzi parlano con l’AI non perché sono alienati. Ma perché siamo noi adulti che, troppo spesso, temiamo le loro domande. Perché le loro fragilità fanno tremare anche le nostre. Perché guardarli in faccia e dire “Non lo so, ma possiamo cercare una risposta insieme.” ci costringerebbe a fare i conti con la parte di noi
Considerando che prima certe domande le avrebbero fatte a coetanei o poco più, o a google, direi che è buona cosa
@SuluBeddu @letterina
La cosa che più mi inquieta è questa cosa dei giovani che fanno cose in modo diverso da come le facevamo noi diversamente giovani.
Mi chiedo quanti fra coloro che sono oggi adulti hanno avuto genitori a cui parlavano dei primi pruriti, di sesso e protezione e dei propri problemi personali.
Butto lì un numero a caso: 0
Il vero problema è che oggi non viene più data la possibilità di arrangiarsi fin da bambini.
Io ho invece la sensazione che I nativi digitali dai 2000-2005 in su tendino a non credere a nulla di ciò che trovano a telefono, e soprattutto che magari usano i social ma non cercano sui motori di ricerca o su wikipedia
Per chi ha vissuto internet pre-social, era scontato che bastava qualche ricerca per ottenere informazioni importanti. Chi invece ha iniziato direttamente sui social non ha appreso questo meccanismo, al massimo lo fa durante un compito per casa apposito.
Ora c’è la nuova ondata com le LLM generative, ma il loro uso mi dà più la sensazione si essere un sostituto di reddit che dei genitori, perché a sua volta reddit era una alternativa ai genitori.